domenica 29 settembre 2013

Sos Rescue-Rimedi contro la malinconia

Cosa v'è di meglio in una piovosa domenica di fine settembre in cui vorresti solo stare in casa a dormire e ti prende una malinconia che è pari forse a quella tristezza di quando ti metti a guardare Hachiko - Il tuo migliore amico e già dopo venti minuti senti il naso che pizzica e il magone e avresti voglia di singhiozzare perchè TU SAI, SAI GIA'  come andrà a finire il film e pensi a quel batuffolo di pelo che aspetta e aspetta e ti senti un po' come lui, che cosa c'è che non va in m... Torniamo AL POST. 
Insomma è domenica, l'euforia del weekend sta già svanendo perchè tra neanche 12 ore è già lunedì e sei lì triste, alla tv non fanno nulla di interessante e stai leggendo i post di altri blog da due ore e a forza di guardare lo schermo ti senti bruciare gli occhi, l'umidità ti ha fatto venire la pelle del viso lucida nonsisapperché che anche se ti lavi la faccia di nuovo, tra neanche mezz'ora sei ancora qua uguale, vorresti fare un dolce ma sei troppo pigra e quando finalmente apri il blog per scrivere qualcosa senti la mente vuota come Sephora il lunedì mattina quando nessuno osa entrare perché il negozio è GIA' VUOTO e si ha paura di essere assalite dalle commesse.
Maccome? Eri così sicura di te e nelle ultime 24 ore mille volte MILLE hai pensato "su sta roba dovrei farci un post, bisogna che me le ricordi" e ora puff! tutto sparito. E consideri seriamente l'ipotesi di iniziare a usare l'imbarazzante funzione del memo vocale del cellulare, in modo da poter appuntare immediatamente l'idea per non perderla. Ma siamo seri, CHI avrebbe mai il coraggio in questa vita di tirare fuori il cellulare e di mettersi a gridare frasi sconnesse in mezzo al reparto surgelati della Coop?? (perché col mio smarz-phone bisogna urlare... Se non hai un Iphone... Ma vaffanculo). 
Beh, io no. 
Comunque mi sono appena accorta di avere la capacità di divagare che neanche avessi l'Alzheimer, oh
Domani chiamo per una visita dal neurologo. 

Cose che ci rendono felici: (city version, ossia se come me abitate in un piccolo paesino di montagna, non tutte le opzioni saranno disponibili ma inserirò anche qualche idea utile da attuare comodamente a casa solo con della carta igienica, un po' d'acqua e della colla vinilica in modo da evitare la depressione da domenica pomeriggio o un qualsivoglia momento della settimana)
lo shopping. Sempre. Che banalità. Quando si è tristi, gli acquisti aiutano sempre, sia che si compri una focaccia o il piumino Aspesi della vita. Ma nello specifico, da studentessa fuorisede squattrinata costretta a passare weekend interi relegata in casa a Verona a studiare con la mia coinquilina durante la sessione invernale d'esami, ricordo che nei pomeriggi di studio matto e disperatissimo ad un certo punto, verso le 6 scoppiava la crisi per entrambe, e dopo infinite disquisizioni sulla deontologia per l'ora d'aria - ma noi ce lo meritiamo! Cit. Coinquilina - finivamo per vestirci in tutta fretta in modo da essere presentabili - si sa che lo studio in tenute imbarazzanti è più proficuo - e per correre in centro con l'umidità del 110% e la nebbia alla ricerca di qualcosa che (e qui cito nuovamente la coinquilina) ci togliesse lo squallore di dosso. Nell'ordine, Zara. La pasticceria (vedi punto seguente). E soprattutto, Kiko.






Kiko nei momenti di tristezza era per noi una sorta di El Dorado. Se sei triste, da Kiko puoi portarti a casa un po' di felicità per 3 euro e 90. Se sei fortunata anche a 1.50 euro. Smalti. O i mascara a 3 euro. E ci bastava quello, comprare un colorato pezzo di leggerezza prima di tornarcene nel grigiore delle quattro mura a consumare la nostra frugale cena stile I mangiatori di patate di Van Gogh per poi rituffarci nello studio. Ma questa ultima e squallida parte è in realtà un epilogo che si è consumato ben poche volte, perché oltre allo shopping abbiamo scoperto un altro bene consolatore che poteva scaldarci i cuori in quel momento tragico. Ed è 
  • IL cibo. E dico IL perché non sto parlando di tutti i cibi. Sto parlando di pasticcini (nel caso di noi poracce, uno a testa, un bignè al cioccolato e una fiammella. Rigorosamente da Cordioli, se era aperto) avidamente ingurgitati prima di avventarci in Via Mazzini, o nel caso lo squallore non fosse stato estirpato anche dopo il raid in centro, di una cena consolatrice a base di cibo cinese (unto. fritto. buono. ma soprattutto, economico) da portare a casa in una sportina puzzolente appestando l'autobus semivuoto della domenica sera, ma che ci frega tanto siamo solo noi qualche omino del Bangladesh e un paio di giovini studenti fuorisede con la valigia che rientrano dal weekend. Nel caso il bisogno di calore famigliare e di affetto sia davvero molto, e in località periferiche dove vi trovate non vi siano pasticcerie/take away cinesi disponibili, consiglio la cara vecchia cenetta fatta in casa. Preparate qualcosa a forno. Così di sicuro vi scaldate e la zona cucina sarà tutta al calduccio. Trovo estremamente consolatoria la pasta sfoglia, torte salate e quelle cose lì. Oppure patate al forno. Aggiungete la salsa rosa e vedrete che vi sentirete decisamente meglio. Sono bandite le cose fredde e dietetiche. 
  • La doccia e i capelli puliti. Molto spesso, l'irritabilità di una ragazza è direttamente proporzionale alla pulizia dei capelli della suddetta. Personalmente (ovviamente mi lavo tutti i giorni) MA lavo i capelli a giorni alterni, la mia coinquilina mi ha iniziato a questa strana teoria secondo cui se sto in casa per più giorni e non esco posso NON lavarmi i capelli in modo da riequilibrare il ph o quello che è e avere capelli superfantastici al lavaggio successivo. Ma io non resisto più di 2 giorni. Certo è che quando li lavo, sono davvero superleggeri e mi sembrano anche più luminosi di prima. La piega viene sempre strabene. E tutta la tensione da capello sporco è svanita. E mi sento superfaiga
  • Usare le ciabattine di spugna quando si esce dalla doccia. Dopo anni di infradito in gomma anche d'inverno all'uscita dalla doccia, io dico NO. Mai più. Volete mettere infilare i piedi in queste babbuccette di spugna e avere i piedi al calduccio e nel contempo già asciutti? Ti senti una vera vip anche perché di solito uso quelle degli hotel, sottratti da padreh durante i viaggi di lavoro in giro per l'Italia. Ne ho a pacchi e potrei andare avanti per anni solo con quelle accumulate finora. Li vendono anche all'Ikea a tipo 90 centesimi. Provate amiche e non ve ne pentirete. Vi sentirete come alla Spa. L'unico neo è che hanno sta soletta insignificante che si consuma subito e quindi meglio usarle solo per questo preciso scopo. Astenersi calzini fino al momento di indossare le scarpe al momento di uscire. 
  • Mettere qualcosa di nuovo. Punto che però nel mio caso, include i punti precedenti (shopping, doccia e capelli apposto), ed ecco perché secondo me è sempre meglio tenere i nuovi acquisti per i momenti di tristezza o per la giusta occasione. Non capisco quelli che si comprano una cosa e la mettono subito giusto per lo sfizio. Voglio tenerla per quando ne avrò bisogno, e riporre il capo col cartellino nell'armadio e tirarlo fuori per la prima volta per un momento speciale, anche se è solo un maglioncino di Mango
  • Mettersi lo smalto. Colori vivaci o no, quello che vi pare, l'importante è passarci il top coat supergelloso e lucido che ci fa sentire faighe. 
  • Se e solo SE vi sentite particolarmente cessi, e avete la combo pelle impura più capelli sporchi, consiglio anche una pulizia del viso homemade (un po' di vapore con pentolino-asciugamano come per la sinusite, strizzate quello che c'è da strizzare, se riuscite fatevi anche una bella maschera, che tanto c'avete già i capelli sporchi e chissene se il vapore vi fa venire i capelli crespi, tanto sono sporchi quindi andrete di doccia più tardi) ma questa è una roba da pro sotto molti punti di vista e se non ve la sentite c'è sempre l'estetista, anche se tentar non nuoce, tanto fino a prova contraria è domenica e avete 12 ore per tornare di un colorito normale.

Ecco, per ora la mia lista è finita. Andate in pace, amen.


Nessun commento:

Posta un commento