mercoledì 11 settembre 2013

Arsenico e vecchi merletti (e bomboniere)

Oggi facendo pulizie, di quelle stile invasione degli Unni ora butto via tutto aaaargh! mi sono imbattuta in qualcosa che nessuna persona sana di mente sotto i 60 anni vorrebbe mai vedere, così tante e tutte insieme: le bomboniere. Una serie di scatole e scatoline, vasi&vasetti che mia madre ha conservato per una serie di svariati motivi "ma poverini dai sono stati così gentili a portarcela, tra un po' la buttiamo", e che io ho ben presto cominciato a buttare nella spazzatura dopo una rapida cernita, mentre gli altri li ho tutti nascosti in qualche armadietto in modo da celarli alla vista di chiunque arrivi in casa (però nella mia malvagità alcuni li ho tenuti proprio perché erano di una bruttezza imbarazzante). 
Oggi appunto, apro per caso uno degli armadietti e le ritrovo. Eccole là. 
La crème de la crème delle bomboniere più orride. 
Ora, io capisco che dopo la comparsa di RealTime sia preso a tutte le mamme moderne una mania per il fai da te, Paint you life e quel che lè. E dico "mamme" perché purtroppo sono le bomboniere da battesimo ad essere le peggiori in assoluto (mi spiace per quelle ignare creature che tra 12 anni si vergogneranno nel venire a sapere cosa è stato creato in loro onore, anni prima). Ed è davvero ammirevole che tu, mamma, decida di creare una bomboniera dal nulla, senza andare a sceglierla e comprarla ma assemblandola pezzo per pezzo. Però cosa ti dice il cervello quando decidi di fare un animaletto come bomboniera e di usare un ramo di faggio lungo 30 cm, del diametro di 5 e di appiccicarci sopra pezzi di stoffa e inquietanti palline per gli occhi a colpi di colla calda? Eh sì, perché in questi casi, che mondo sarebbe senza colla calda. Per quale sconosciuto motivo ognuno degli invitati al battesimo di tuo figlio dovrebbe gradire un coso del genere? Che ci faccio? Manco posso buttarlo nella stufa, è completamente coperto di pezzi di plastica! O parliamo del coniglietto fatto con gli asciugamani, che poraccio sto coniglietto è pieno di spilli (e uno per attaccarci il batuffolo della coda, e uno per il naso, e due per gli occhi...), ma tolti questi almeno posso usarlo come pezzetta per struccarmi, dato che wow sto asciugamano microscopico è pure di microfibra! (non sono pazza, è lei che me lo ha insegnato). 
Passando rapidamente in rassegna gli altri cimeli che il parentado ha opportunamente provveduto a donarci in varie occasioni speciali, ricordo anche il fiore in gesso dipinto a mano con gancio portafoto (ossia la foto del bambino in questione, adagiato sul divano con una smorfia di disgusto stampata in faccia), vasi di legno-con fiore con molla-con mollettina per le foto (tipo, MILLE di questi in ogni forma-colore), l'angioletto fatto con vasetto in terracotta e la pallina di polistirolo dipinta di rosa al posto della testa (anche no), il vaso da fiori enorme in vetro trasparente (pure bello eh, peccato per la decorazione coi nomi degli sposi in una grafia tremolante fatta coi colori per vetro, che ho pazientemente rimosso con le mie unghiette presa da un raptus incontrollabile) e infine il migliore: il vasetto da appendere ai termosifoni come umidificatore, con stampato sopra col decoupage un bimbo in fasce, e il nome del bimbo con data del battesimo amabilmente scritta con l'indelebile. Ma perché, mamme, smaronarvi con ste cose? E voi papà, perché glielo permettete? Apprezzo le cose artigianali e fatte a mano, ma alcune proprio non si possono vedere! Ma con quei soldi usati per comprare colle a caldo, legnetti gancetti cartoncini, occhi finti con palline agghiaccianti che si muovono e panni vari, non potevate invece fare una donazione a qualche associazione per l'infanzia, per i bimbi meno fortunati? Un cartoncino per gli invitati per informarli della buona azione e via, ecco fatto. Invece no, tocca a me fare la buona azione e buttare via ste oscenità. Mboh.

Nessun commento:

Posta un commento