venerdì 11 ottobre 2013

Bersagli facili e Isabel Marant pour H&M

Premettiamo che nei momenti di sconforto da Università comincio sempre a fantasticare su una possibile carriera in qualche colosso dell'abbigliamento, tipo che ne so H&M, Zara, Mango, Calzedonia.
Qualche anno fa, presa da un raptus ho cominciato a scandagliare i siti di questi marchi cliccando alla voce LAVORA CON NOI. Mi si è aperto un mondo. Vedevo tutto rosa (e il rosa ci piace, un rosa cipria però).
Ah ma allora di lavoro ce n'è!
E guarda che nomi fighi!
Altro che commessa! Sales advisor! Department manager!
Guarda come sono tutti giuovani, carini e collaborativi!
E puoi fare carriera e salire in cima alla piramide, se sei uno in gamba!
E da H&M ti fanno pure vedere i video della serie YES YOU CAN! E dopo due minuti pensi ma chi, io? Proprio io? Potrei farcela, Sìì!
Potrei iniziare come commessa (ma i commessi ce l'hanno lo sconto del 20%?) e poi se sono brava diventare responsabile di reparto (ma i responsabili di reparto ce l'hanno lo sconto del 20% ?) e poi responsabile di negozio (ma i responsabili di negozio ce l'hanno lo sconto?) e poi finire a fare robe trendy tipo supervisore di qualcosa (i supervisori - sconto - EH?) e poi infine manager (beh i manager non hanno bisogno dello sconto perché c'hanno un sacco di danari e sono onesti e pagano tutto a prezzo intero. Ma mi sa che ce l'hanno lo sconto).
POTREI FARE CARRIERA DA H&M!
E' così facile cazzarola! Come ho fatto a non pensarci prima? Altro che università!
E perché nessun altro ci ha pensato?
E ti ritrovi lì in pigiama con una maglia imbarazzante della tuta, come un'ebete alla scrivania con le braccia alzate stile DiCaprio Sono il re del mondoo!

Ma guarda te che buontemponi sti scandinavi. Sarà vero?
Sembra troppo bello per essere vero.
Ma magari sì.
Comunque io alla fine, l'anno scorso sempre durante un altro raptus isterico da tesi ho mandato la mia candidatura a Calzedonia per fare l'assistente alla tizia addetta stampa. Con una laurea in Editoria, ho fatto stage in radio, conosco 2 lingue straniere, ho lavorato parecchio come commessa (serve?).
Magari mi raccolgono che ne so.
Per uno stage o cose così.
Compilo il form, allego il mio bel CV in pdf, scritto con cura senza dimenticare nulla 'ché la mia amica Giulia che lavora alle risorse umane in un'azienda very important di Milano si è raccomandata di mettere dentro tutto anche se hai fatto la cameriera/commessa e anche le attività di volontariato in team Che fai sempre bella figura.
La mia carriera spiccherà il volo!
Sì.
Sì me lo sento.



NON MI HANNO MAI RISPOSTO.
Mai.
Neanche una mail di quelle standard con scritto "le faremo sapere".
Vaffanculo Calzedonia.
Non comprerò mai più niente da te.
E neanche dalle altre tue aziende. Tezenis. Falconeri. Intimissimi.

No vabbeh dai, Intimissimi sì.

Solo ai saldi però.


Insomma tutta sta pappardella per dire che in fondo forse sono un bersaglio facile.
Basta un video con facce sorridenti per farmi davvero credere che potrei cambiare la mia vita così.
Mi basta essere bombardata da immagini di un qualsivoglia capo d'abbigliamento, che dopo qualche reticenza iniziale finirò per accettarlo e dire Massì mi piace. 
Ma soprattutto, LO COMPRO.
Tipo le slippers (ma quelle non le ho ancora comprate).
Tipo gli Ugg (sì lo so, ne parlo anche qua ma cosa credete, all'inizio proprio li odiavo).
Tipo i pantaloni a sigaretta quando hanno cominciato a fare timidamente la loro comparsa in mezzo a orde di pantaloni a zampa, quando ancora andavano di moda. (Pantaloni a zampa? What is pantaloni a zampa?). 
La bustina matelassè che ho detto NO/PASSAPAROLA mi fa anziana e poi ho ceduto (ma la mia è di Mango).
Cose così insomma.
Quelli della pubblicità - come direbbe mia nonna, insomma quelli - sono bravi per la miseria.
Ti mettono giù le cose che zac e tac, ti vien voglia di comprarle. 
O addirittura di andare a vederle.
Anche solo di prendere in mano una clutch, per quanto orribile essa sia. Ma sei come attratta da lei e intanto pensi mammaoh se è brutta, andiamo a vederla da vicino... Poi naturalmente hai il neurone croce rossa che arriva subito e dice NO NON LO FARE, E' PUR SEMPRE UNA CLUTCH DI ANNA DELLO RUSSO PER H&M, POSALA  METTI LE MANI IN ALTO E NESSUNO SI FARA' MALE. 

Anche se sono un bersaglio facile, devo dire però che non sono una di quelle che va in visibilio per le collaborazioni tra un marchio cheap come H&M e i vari Jimmy ChooVersaceMarni solo per citarne alcuni.
Forse non conosco abbastanza la storia e tutte le collezioni di questi marchi per poter apprezzare appieno questo tipo di collaborazioni e comprendere del tutto chi vuole a tutti i costi avere un capo del repertorio di un dato stilista. 
Credo che molti prodotti di queste collezioni limitate siano un po' troppo d'avanguardia per essere compresi dal grande pubblico. 
Sono capi dallo stile ricercato, a volte troppo, che comunque vengono riprodotti con materiali di qualità inferiore rispetto agli originali, e spesso anche la fattura non è ottima (ricordo di aver letto dei post in giro sui pantaloni di Marni per H&M, la cui vestibilità era davvero pessima). 
Marni è Marni, Marni per H&M è un'altra cosa. 
Di positivo c'è che grazie a queste limited edition si ha la possibilità di avere (se si ha cu.. ehm fortuna, perché spesso vanno esaurite in tempo zero) un capo cult di un determinato stilista a un prezzo inferiore. 
Con tutte le variabili del caso dette prima (vestibilità/fattura diverse).
Stiamo pur sempre parlando di H&M.
Comunque.
Il 14 novembre dovrebbe uscire la collezione della parigina Isabel Marant per H&M.
Ho guardato qua e là la preview della capsule collection.
Ci sono ovviamente delle rivisitazioni dei capi cult di questa stilista, maglioni e stampe navajo, frange su stivali e pantaloni in pelle. Non ho visto le celeberrime sneakers con la zeppa (che per inciso aborro, sneakers + zeppa =  perché?) e grazieaddio perché ormai di brutte copie di queste ne abbiamo viste di ogni e per favore almeno tu H&M risparmiaci questo scempio TE PREGO, anche se non è detto visto che la scarpa zeppata è proprio uno dei cavalli di battaglia della Isabella.
Ci sarà la coda in ogni negozio il giorno dell'uscita della collezione, come è stato per Marni o per Lanvin?
Chi lo sa.
Personalmente credo di no. Che una stilista così boho attiri una clientela piuttosto selezionata che non scende necessariamente a compromessi visto il prezzo degli abiti, è certo. Quindi non penso che attirerà le masse (e graziealcielo visto che non voglio sapere dove andrebbero a finire quei pantaloni bianchi di pelle coi laccetti laterali, navajo quel che ti pare, ma anche molto balcani style secondo me) anche perché solitamente i prezzi sono comunque piuttosto alti rispetto alla media di H&M. 

Personalmente trovo carino il cappotto in lana con cappuccio e il giacchino col risvolto in pelle e cintura in vita, che comunque credo non acquisterò per 2 motivi: uno. perché sono ancora in esilio forzato e l'h&m più vicino è tipo a 200 km da qui, due. perché ho messo gli occhi su un montgomery di benetton davvero davvero D A V V E R O carino.

Ma ora che ci penso. Se alla fine i fossi diventata una commessa di H&M,  e avessi avuto lo sconto del 20%, li avrei comprati? 
Chissà se avrei avuto lo sconto, però. 



Isabel Marant h&m


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